#98 persistenze.


ho visto il meteo. 
parla di un filotto di giorni tutti uguali, temperature massime e temperature minime, pioggia sì e pioggia no. 
una specie di sospensione, come se la ruota del meteo si fosse incantata.
poi ho compiuto gli anni e ho ricevuto pensieri delicati e pensieri preziosi, e due persone mi hanno cantato happy birthday dritto dritto nel cuore. 
e poi gli auguri sbagliati, quelli che preferisco, quelli del giorno dopo, quelli di chi ci tiene più di quanto non ci tenga tu. 
succedono cose e nello stesso tempo vivo nella sospensione di qualcosa che c'è senza esserci. 
arredo le distanze con fuochi d'artificio, cerco e trovo nuovi cieli in cui spararne, e aspettare il bagliore e quindi il botto. 
e rotolo nelle cose, nello scattering della polvere sospesa tra raggi che filtrano da persiane imperfette. 
le parole appese come a palloncini attorno a me, una casa sull'albero, un angolo di cuore e una coperta.
e quanto ha ragione chi mi dice che in tutto questo non c'è poesia, no, non c'è poesia, perché non sono capace di poesia. 
tutto quello di cui sono capace è persistenza, mi sono preso qualche decina d'anni su questo mondo, vibro e lascio vibrare, cerco risonanze, e mi sparo qualche nota stonata anche solo per sentirla, in mezzo a giorni su giorni di armonie levigate dal tempo.



22 commenti:

  1. E pensare che le tue prospettive oblique mi sembrano qualcosa di così affine alla poesia...
    Come si fa a farti gli auguri al momento giusto se non sappiamo quando farteli? Comprendo che magari i nostri non suonerebbero allo stesso modo di quelli attesi ma arrivati oltre la scadenza, ma sarebbero sinceri. Per quanto riguarda la persistenza nel vibrare e lasciar vibrare, nel rimanere all'ascolto, nella ricerca delle risonanze, a mio giudizio, sta il segreto dell'esistenza più che della persistenza e spesso l'ascolto incanta e nell'incanto c'è emozione e l'emozione è quanto di più vicino alla vita, nella sua essenza, io possa immaginare. Buona vita Red, rimani in ascolto, torneranno accordi più armonici

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    1. grazie amanda, però non dirmi buona vita, che sa troppo di addio. ;)
      per il resto non so, ciascuno allinea il mondo al suo sguardo e nella messa a fuoco scopre cose sempre diverse, ogni giorno, ogni ora.
      le tue parole, come quelle di pochi altri qui, mi aiutano a rileggere le mie.

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    2. per gli addii non sono davvero attrezzata non so neanche come si inizia a dire adddio, se pronuncio A D poi salta fuori a domani :)

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    3. mi riallaccio al post tuo di ieri e al mio sui tattoo.
      tu sei come me, incapace di addii.
      posiamo forse dedurre che le persone che si fanno tatuare sono persone capaci di dire addio?
      addii e tatuaggi hanno in comune il persempre.

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    4. 'Spetta che penso alle persone tatuate che conosco...... l'uomo istoriato diceva addio facilmente, anzi no infrapponeva un silenzio impenetrabile che ti costringeva all'ineluttabile convinzione che fosse un addio, poi ci sono i minimamente tatuati e non so se metterli proprio nella categoria tatuati convinti, quelli sono di varia natura.... mah forse potresti avere ragione, non so

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    5. ma come mi è venuto infrapponeva? :D

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    6. vabbè i minitatuati sono una categoria a parte.
      ma in fondo chi dà poca importanza ai segni sulla pelle darà poca importanza anche ai segni sul cuore. e allora rientrano nella categoria.
      infrapponeva. ;) si vede che ti stava lì lì sulla punta e aspettava solo il momento di infrapporsi nel discorso.

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    7. Le prospettive oblique! Le prospettive oblique ce l'ha la torre di Pisa. Buona pendenza.

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  2. Io solidarizzo con quella degli auguri in ritardo. Credo lo faccia per distinguersi, e far apprezzare di più i suoi auguri che arrivano quando torna il silenzio, come i regali di natale delle zie lontane che arrivavano a gennaio.
    Ma poi un numero non avrebbe lo stesso profumo anche con un altro nome? Ecco, dai. Auguri!

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    1. io adoro gli auguri in ritardo. e di solito sono il primo a farne.
      del resto preferisco di gran lunga chi mi è accanto ogni giorno a chi si limita ad un sms/anno.

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  3. anch'io. (solidarizzo con quella degli auguri in ritardo, intendo). ma perché sono sempre in ritardo, io, mica per altro, per cui quando mi viene in mente vuol dire che c'ho pensato davvero.
    beh, comunque sia, auguri, insomma.
    (e comunque ti capisco quando dici della sensazione di non esser capace di poesia)

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    1. siamo fatti per la poesia? non so.
      io devo avere una birra in corpo, meglio se piove e meglio se c'è qualche bacio in arrivo.
      in tal caso sono capace di essere un buon bersaglio per la poesia, e non è raro che mi travolga con un pugno in faccia.
      di quelli che ti lasciano a terra ubriaco e felice sul bordo erboso di una strada di periferia.
      "ma guarda un quadrifoglio. gh. proprio qui vicino al mio occhio destro, se solo riuscissi ad aprirlo.."

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  4. ..e comunque, se uno arreda le distanze con fuochi d'artificio, hai voglia a dire che non è capace di generare metafore (un modo più brutale e meccanico per dire che fa poesia...)

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    1. basta un po' di polvere e del cartone.
      e una miccia.
      meglio se lunga.

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  5. Sarai mica permaloso? :-)
    Sulla questione "poesia" era una mia sensazione. Posso pure sbagliare. Mica ti conosco.

    Ah auguri :-)

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    1. grazie. ;)
      comunque non sono particolarmente permaloso.
      anche se posso dare questa impressione, in realtà in questo posto mi scopro un po' e quindi è più facile ferirmi.
      ma va bene così.

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  6. Sull'ermetica del tuo post ci sarebbe tanto o anche poco da dire...
    Molto ben espressa , talora da decifrare , ma anche meno astrusa di quanto sembri...
    Tutti abbiamo stanze da trasformare, auguri ritardati che amiamo, risonanze stonate o meno da cercare o ricercare ...si trovano o no?
    Speranze , illusioni, sogni soffusi..si aspetta.
    Nel frattempo io mi iscrivo con piacere sperando in un tuo gradito ricambio!
    Un abbraccio solare( oggi splende)
    http://rockmusicspace.blogspot.it/

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    1. ho dato un'occhiata veloce dal telefono al tuo blog.
      ci tornerò con più calma, e nel frattempo rifletto su quel che mi hai scritto qui.
      sei un'artista, e gli artisti vedono oltre le parole. ;)

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  7. Intanto ti faccio gli auguri e poi...

    ...beh, parlare dello scattering...sono marito di un fisico: grazie.

    (così, aGGratis)

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    1. avessi sposato un'italianista saresti qui a biasimarmi per non aver saputo trovare un sinonimo nella ia lingua.. mi è andata bene. ;)
      ma forse è andata bene anche a te. ;)

      (e grazie per gli auguri. )

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